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Rapporto Toniolo: gli under23 sono più europeisti dei 30enni In evidenza

Sono oltre 9mila i giovani monitorati dal Rapporto 2017 dell’Istituto Toniolo su diversi temi legati alla formazione, al lavoro, all’inserimento sociale, all’innovazione e creatività, al rapporto con le generazioni precedenti. Lo studio sarà presentato oggi pomeriggio, 27 aprile, all’Università Cattolica di Milano.

La ricerca, di cui sono state fatte alcune anticipazioni al Sir, pone in relazione il legame tra titolo di studio e partecipazione ad attività di volontariato. «La disponibilità all’impegno per migliorare la comunità in cui si vive è elevata e trasversale, ma chi poi la trasforma in esperienza concreta è soprattutto chi ha un titolo di studio medio-alto. Da un lato – osserva il sociologo Rosina – questo conferma l’importanza dell’investimento sul capitale umano dell’istruzione formale che diventa stimolo anche per l’apprendimento informale e non formale e per il rafforzamento del capitale sociale (imparare a fare con gli altri)».

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Dall’Iraq il grazie a Papa Francesco per il suo appello In evidenza

Padre Thabet Habeeb Mekko, sacerdote caldeo originario di Mosul, è uno dei due incaricati dal patriarca caldeo Sako della ricostruzione dei villaggi caldei della Piana di Ninive. Oggi, dopo l’appello di pace per l’Iraq pronunciato da Francesco al termine dell’udienza generale, è lui a farsi portavoce della gratitudine di tutto il Paese: «Tutto il popolo e i cristiani iracheni hanno bisogno delle parole e del sostegno del Papa. Ogni suo intervento è utile per far conoscere alla comunità internazionale la miseria e la disperazione in cui vivono le popolazioni sfollate, perseguitate, bombardate».

Da Karamles padre Mekko si dice «colpito dalla vicinanza del Pontefice che esorta il mondo a ricordare la miseria di chi non può tornare perché la propria casa è stata incendiata o distrutta dai terroristi e dalle bombe. Il terrorismo non è finito, si combatte ancora a Mosul. La nostra speranza – continua – è che le parole del Santo Padre possano essere un forte incoraggiamento al Governo iracheno e alla comunità internazionale perché adottino misure efficaci per contrastare la violenza terroristica. Non è più tempo di promesse».

Da Romasette.it

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Un nuovo musical al Sacro Cuore In evidenza

Dopo la stagione de L’Abbraccio del Padre si torna a parlare di musical…al Sacro Cuore. La macchina organizzativa ha già pianificato il lavoro e il calendario degli appuntamenti per completare la scrittura del nuovo lavoro liberamente ispirato all’opera di Edmondo De Amicis…

«CUORE»

Il Musical

Il piccolo patriota padovano, la piccola vedetta lombarda, il piccolo scrivano fiorentino, il tamburino sardo, l'infermiere di Tata, sangue romagnolo, valor civile dagli Appennini alle Ande, naufragio... e tanto altro in questo lavoro in cui i veri protagonisti saranno i nostri ragazzi

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Don Primo Mazzolari inserito nel «Giardino dei Giusti» In evidenza

«Merita il titolo di Giusto per ciò che ha fatto e per quanto rappresenta», spiega con voce sicura il novantenne ebreo Oskar Tänzer la cui vita si è intrecciata con quella di don Primo Mazzolari, il parroco di Bozzolo per il quale è stata autorizzata l'apertura della causa di beatificazione.

Un titolo, chiuso in una pergamena consegnata al presidente della Fondazione don Mazzolari, don Bruno Bignami, a Palazzo Marino sede del Comune di Milano in occasione della Giornata europea dei Giusti. Un maestro di dialogo, come gli altri Giusti, capace di battersi contro l’odio, capace di solidarietà.

Una figura, quella di don Mazzolari che si affianca a cattolici e musulmani di ieri e di oggi che «ci indicano la strada da percorrere», come dice Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, l’associazione internazionale che nel capoluogo lombardo gestisce (con il Comune e l’Unione delle comunità ebraiche italiane) il “Giardino dei Giusti di tutto il mondo” presso il Monte Stella. Tengono alto il nome della dignità umana e sono così tanti che lo spazio non è sufficiente per piantare un albero in nome di ciascuno, anche se quest’anno ne sono stati piantati 5 per Hamadi Ben Abdesslem, Raif Badawi, Lassana Bathily, Etty Hillesum e Pinar Selek.

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