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Dall’Iraq il grazie a Papa Francesco per il suo appello

Padre Thabet Habeeb Mekko, sacerdote caldeo originario di Mosul, è uno dei due incaricati dal patriarca caldeo Sako della ricostruzione dei villaggi caldei della Piana di Ninive. Oggi, dopo l’appello di pace per l’Iraq pronunciato da Francesco al termine dell’udienza generale, è lui a farsi portavoce della gratitudine di tutto il Paese: «Tutto il popolo e i cristiani iracheni hanno bisogno delle parole e del sostegno del Papa. Ogni suo intervento è utile per far conoscere alla comunità internazionale la miseria e la disperazione in cui vivono le popolazioni sfollate, perseguitate, bombardate».

Da Karamles padre Mekko si dice «colpito dalla vicinanza del Pontefice che esorta il mondo a ricordare la miseria di chi non può tornare perché la propria casa è stata incendiata o distrutta dai terroristi e dalle bombe. Il terrorismo non è finito, si combatte ancora a Mosul. La nostra speranza – continua – è che le parole del Santo Padre possano essere un forte incoraggiamento al Governo iracheno e alla comunità internazionale perché adottino misure efficaci per contrastare la violenza terroristica. Non è più tempo di promesse».

Da Romasette.it

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Peregrinatio Mariae

2 - 24 Maggio 2017

Ti saluto, Signora santa,
regina santissima, Madre di Dio, Maria,
che sempre sei Vergine,
eletta dal santissimo Padre celeste e da Lui,
col santissimo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito, consacrata.
Tu in cui fu ed è
ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ti saluto, suo palazzo. Ti saluto, sua tenda.
Ti saluto, sua casa. Ti saluto, suo vestimento.
Ti saluto, sua ancella. Ti saluto, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e lume dello Spirito Santo
siete infuse nei cuori dei fedeli
affinché le rendiate,
da infedeli, fedeli a Dio.

(San Francesco d’Assisi)

 

2 MAGGIO ORE 19,00

CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Consegna alle zone delle statuine della Madonna

 

LE FAMIGLIE CHE DESIDERANO ACCOGLIERE NELLE PROPRIE CASE LA MADONNINA PER LA RECITA DEL ROSARIO FACCIANO RICHIESTA AI RESPONSABILI DI ZONA O AL PARROCO

 

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La Grande Settimana

9 - 16 Aprile 2017

«Quanto pesava la Tua Croce, o Gesù? Eppure non te ne lamentavi ma sopportavi, e noi che per delle piccoli Croci quotidiane ci lamentiamo sempre. A volte temiamo di essere schiacciati dal peso del legno mentre ancora non abbiamo capito che tu non ci darai un peso maggiore in grado da non sopportarlo. Perché il Peso maggiore l’hai voluto tutto per te. O Cristo ti accompagneremo in tutta la settimana Santa, ti accompagneremo aiutando coloro che sono Crocifissi sul legno della sofferenza fisica e spirituale, coloro che vivono tutto l’anno la settimana Santa e che con gioia portano la tua Croce».

 

Domenica delle Palme - ore 10,00

Benedizione delle Palme

(Giardino Parrocchiale)

 

Giovedì Santo - ore 18,00

Santa Messa IN CŒNA DOMINI

 

Venerdì Santo - ore 16,30

Azione Liturgica dell’Adorazione della Croce

 

Sabato Santo - ore 23,00

VEGLIA PASQUALE

 

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In Siria 3 milioni di bambini nati e cresciuti in guerra

A sei anni dall’inizio del conflitto in Siria, Save the children fa il punto sulla situazione dei bambini nel Paese: 5,8 milioni, denunciano, i piccoli che «vivono ancora sotto i bombardamenti e hanno bisogno di aiuti»; 1 su 4 «rischia conseguenze devastanti sulla salute mentale». Ancora, «sono almeno 3 milioni i bambini che hanno oggi 6 anni e non hanno mai conosciuto altro che la guerra». Questa la fotografia del Paese nelle pagine di “Ferite invisibili”, il nuovo rapporto dell’associazione presentato oggi, 7 marzo, che per la prima volta indaga, attraverso interviste e testimonianze raccolte tra adulti e minori all’interno del Paese, l’impatto psicologico sui bambini coinvolti nel conflitto siriano.

Stando ai dati riportati da Save the children, si stima che siano oltre 470mila le vittime della guerra in Siria ma a vivere in condizioni di povertà è «l’85% della popolazione siriana» mentre 4,6 milioni di persone vivono in aree «assediate o difficilmente raggiungibili». A questo va aggiunto che «sono 6,3 milioni gli sfollati in Siria e 4,9 milioni – tra cui 2,3 milioni di bambini – sono rifugiati e hanno dovuto lasciare il Paese». Ancora, «due bambini su tre dicono di aver perso qualcuno che amavano, la loro casa è stata bombardata o sono rimasti feriti a causa del conflitto».

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