Appuntamenti

Padre Angelico Lipani è Venerabile In evidenza

Sarà il Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato della Città del Vaticano e componente della Congregazione delle Cause dei Santi, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica in cui sarà ufficialmente consegnato il Decreto di venerabilità di Padre Angelico Lipani, il prossimo 15 ottobre, in Cattedrale alle ore 18.00; Decreto che sarà letto da Mons. Sergio La Pegna, Superiore Generale della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana.

Il Santo Padre Francesco, nell’udienza del 5 luglio 2019 aveva ricevuto il Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ed ha autorizzato la Congregazione a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Angelico Lipani (al secolo: Vincenzo), sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Fondatore della Congregazione delle Suore Francescane del Signore; nato a Caltanissetta (Italia) il 28 dicembre 1842 e ivi morto il 9 luglio 1920 (Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede del 6 luglio 2019).

È il quarto Servo di Dio espressione della Chiesa nissena che raggiunge il riconoscimento della Venerabilità, dopo Mons. Antonio Augusto Intreccialagli, tre di essi durante l’episcopato di mons. Mario Russotto. “A pochi mesi di distanza dal riconoscimento della Venerabilità di mons. Jacono, un processo iniziato e concluso a tempo di record in meno di dieci anni, e dopo Marianna Amico Roxas, il cui processo è stato seguito e rilanciato, anche per Padre Angelico Lipani, la cui causa si era conclusa a livello diocesano nel 2001 senza ulteriori esiti, siamo riusciti nel 2008 ad avere la validazione dalla Congregazione delle Cause dei Santi, nel 2016 la Positio super vita et virtutibus approvata dai Consultori Storici e nel gennaio di quest’anno dai Consultori Teologici all’unanimità. Sono tre modelli di santità – dice il vescovo -, espressioni di differenti esperienze spirituali ed esistenziali, luci vicine che guidano il nostro cammino di fede in questa porzione del popolo di Dio in cui hanno lasciato il segno della loro testimonianza. In particolare Padre Angelico, con la sua scelta dalla parte degli ultimi, si presenta come una figura profetica per il nostro tempo, in cui vecchie e nuove povertà, materiali e spirituali, si intrecciano dietro la facciata di un apparente benessere interrogando le nostre coscienze ed esigendo da tutti noi risposte di senso nuove ed interventi efficaci”.

Una nota stampa della Curia vescovile di Caltanissetta spiega che “padre Angelico Lipani è in assoluto il primo nisseno che viene dichiarato Venerabile, riconoscimento che pone le premesse per una possibile beatificazione (per la quale sarà necessario un miracolo), proprio nell’anno in cui la sua Congregazione e la Diocesi nissena si apprestano a celebrare il primo centenario della sua morte. La sua vita (1842-1920), che ha accompagnato la nascita e la fondazione della Diocesi, si è svolta in anni difficili, nella Caltanissetta tra ‘800 e ‘900, segnata dall’economia dello zolfo e da grandi povertà materiali e spirituali. Il suo impegno intenso e quotidiano per la promozione degli ultimi lo ha portato a costruire una rete di solidarietà capace di mobilitare le risorse e le coscienze dei nisseni nell’aiuto concreto ai poveri e agli emarginati, fino a fondare nel 1885 una Congregazione di Suore, le Francescane del Signore, intorno al piccolo Santuario del Signore della Città, per assistere ed educare le orfane dei minatori che morivano nelle stragi delle zolfare nissene frequenti in quegli anni. Docente di Latino in Seminario, si adoperava per sostenere agli studi i giovani privi di mezzi che avevano scelto la strada del sacerdozio, per i quali scriveva anche diversi libri di testo, poi pubblicati”.

Intellettuale impegnato, redattore di una rivista “Lo Svegliarino francescano” con la quale richiamava all’impegno le coscienze dei suoi contemporanei, ha ricevuto per tutta la vita la stima e l’affetto di tutti coloro che lo hanno conosciuto, anche non credenti, che gli riconoscevano limpida coerenza di vita e generosità di impegno solidale che ne hanno fatto per decenni una luce viva nella società nissena, religiosa e laica. Animatore di una devozione radicata negli animi del popolo lavoratore, ha costruito intorno alla venerazione del Crocifisso Signore della Città un solido tessuto di preghiera e di riflessione spirituale che ha coinvolto profondamente i lavoratori, da lui costituiti in Congregazione, e i “Fogliamari” (raccoglitori di erbe) che ancora oggi, scalzi, ogni Venerdì Santo portano in processione il simulacro del Cristo della sofferenza per le strade del centro antico. Padre Angelico è stato l’espressione più autentica di quella “Chiesa di popolo” che nella Diocesi di Caltanissetta si è incarnata nell’azione pastorale di tanti Vescovi, sacerdoti e laici impegnati in una quotidianità spirituale nutrita di solidarietà e di attenzione per gli ultimi, in cui anche la devozione popolare viene vissuta come identificazione di una comunità che nella fatica e nella sofferenza continua a rivolgere il suo sguardo verso il cielo, coniugando fede e speranza con un impegno infaticabile di concreta carità.

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Pellegrinaggio al Santuario Madonna dei Miracoli In evidenza

DOMENICA 20 OTTOBRE 2019

PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO

MADONNA DEI MIRACOLI – MUSSOMELI

 

Ore   8.30 - Partenza (Via De Amicis – Panificio Fiorenza)

Ore 10.00 - Celebrazione della Santa Messa           

Ore 12.00 - Colazione a sacco          

 

Nel pomeriggio visita al Castello e alla città di Mussomeli

Il rientro a Caltanissetta è previsto alle 19:00

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 15,00

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Festa del Sacro Cuore In evidenza

 

20-26 GIUGNO 2019

Celebrazione Eucaristica nelle sette zone della Parrocchia

Giovedì        20 ore 19,00:         2 zona          (Via Valenti)

Venerdì        21 ore 19,00:        6 zona           (Via Domenico Savio)

Sabato         22 ore 19,00:        1 zona           (Via Paladini)

Lunedì          24 ore 19,00:       5 zona           (Viale Trieste)

Martedì        25 ore 19,00:        3 - 4 zona     (Via G. Bruno)

Mercoledì     26 ore 19,00:        7 zona          (Via Redentore)

 

GIOVEDÌ 27 GIUGNO ORE 19.00

VESPRO SOLENNE IN ONORE DEL SACRO CUORE

28 GIUGNO – FESTA DEL SACRO CUORE

Ore 18:00                Solenne Celebrazione Eucaristica

Ore 19:00                Processione Eucaristica

Itinerario: Parrocchia Sacro Cuore – Via Messina – Viale Trieste – Via De Amicis – Via G. Bruno – Via Lombardo Radice - Via De Roberto - Via Valenti – Via Redentore - Via Messina – Parrocchia Sacro Cuore.

Tutti siamo invitati a partecipare e a far festa a Gesù che passa per le nostre strade esponendo le coperte bianche ai balconi e spargendo fiori. I bambini e le bambine possono vestire la tunica bianca della Prima Comunione.

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Musical di Casa Wojtyla In evidenza

Grande successo in teatro del nuovo musical di Casa Wojtyla

Un musical in grande stile, “Lo scriba e il principe”, un vero e proprio kolossal, che ha debuttato in teatro, al Rosso di S. Secondo giovedì 16 maggio, frutto del lavoro dei ragazzi di Casa Wojtyla, l’oratorio-laboratorio della parrocchia Sacro Cuore di Caltanissetta.Il soggetto (di Natali-Fantera-Marziali) è una storia ambientata nell’antico Egitto in cui gli Ebrei erano schiavi. La vicenda di Rimose, che da vecchio ricorda la sua vita con una serie di flash-back, è parallela a quella di Mosè: anche lui salvato dalle acque, diventa lo scriba del faraone e scopre da adulto la sua vera identità, che la madre adottiva aveva voluto nascondergli per proteggerlo nell’ambiente della corte. Una rivisitazione di una pagina biblica, attraverso una storia d’amore, quella tra Rimose e Miriam, ragazza ebrea, segno di come l’amore può fare superare le differenze, perché l’altro è sempre una persona da incontrare, anche se parla un’altra lingua e viene da un’altra cultura, ma può entrare potentemente nel nostro cuore.

Protagonisti pienamente all’altezza del compito non facile di interpretare musicalmente una storia, un corpo di ballo con due solisti e 14 danzatori sincronizzati all’unisono, e le voci soliste di Valentina Pernicano e Simona Amico con gli arrangiamenti musicali di Aldo Giordano, che ha musicato anche una canzone originale, composta da padre Salvatore Rumeo esclusivamente per questa edizione del musical. Coreografie di Antonella Guagenti e Giulia Carlino, costumi originali cuciti a mano dalle signore di Mani e fantasia (una ventina di mamme animatrici del Laboratorio), trucco di Doriana D’Alessandro e Anna La Verde, e anche la regia è stata al femminile, con Giulia Iannì e Teresa Riggio (assistente alla regia Giuseppe Alaimo) audio e luci di Art & Spettacolo. I ragazzi di Casa Wojtyla lavorano dal 2003 con i linguaggi teatrali e musicali, e sono stati già protagonisti di altre rappresentazioni: Pinocchio, Interrogatorio a Maria, L’abbraccio del Padre (con 13 repliche in diverse città anche fuori dalla Sicilia), un vero e proprio repertorio, che ha permesso loro di crescere nel tempo in qualità artistica e di rinnovare il gruppo con l’ingresso di nuovi giovani.

Per molti di loro però Lo Scriba e il Principe è stato un debutto assoluto sulle tavole di un palcoscenico teatrale: esame superato con lode e tanta adrenalina trasformata in energia positiva che ha dato forza allo spettacolo. Lo scriba e il principe è stato replicato tre volte: due matineè per gli alunni delle scuole e poi lo spettacolo serale per tutta la città, con un impegno notevole da parte di tutti, che hanno accettato di mettersi in gioco in una sfida non facile con grande entusiasmo e determinazione. La serata è stata dedicata al ricordo di Marco Chiarello, il giovane tecnico teatrale scomparso qualche anno fa, come ha spiegato il parroco, padre Salvatore Rumeo, particolarmente emozionato, nella presentazione iniziale: la Compagnia si esibiva in Teatro per la prima volta dalla scomparsa di Marco, che al lavoro teatrale aveva dedicato la sua raffinata professionalità, maturata nella prima scuola di mestieri teatrali che si era tenuta a Caltanissetta nel 1998 per volontà del Sindaco Michele Abbate, presso il teatro Margherita, in cui Marco Chiarello si era formato.

E con lo stesso impegno aveva seguito per tanto tempo il lavoro dei ragazzi di Casa Wojtyla, facendo dell’accoglienza senza riserve la fonte di energia che può sostenere anche operazioni complesse, con il coraggio di chi sa che se vuole veramente ce la può fare; trovando nella Chiesa sul territorio gli spazi di libertà che promuovono e accompagnano la loro partecipazione. Un musical è una costruzione corale, un’esperienza che esalta il protagonismo di ciascuno nella dimensione della comunità, sul piano artistico e sul piano umano. È un esempio importante, che dovrebbe fare scuola, per costruire una città che sappia valorizzare il tesoro di tutte le sue risorse. Senza piegarsi alla rassegnazione, senza mai rinunciare a puntare in alto.

 

 

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