8 maggio 2021. Il Vescovo S.E. Mons. Mario Russotto ha celebrato il solenne Pontificale nella festa cittadina di San Michele, nella quale si ricorda la liberazione della città di Caltanissetta dalla peste; durante la celebrazione eucaristica, trasmessa in diretta streaming, la comunità ha chiesto l’intercessione del suo patrono affinché la liberi dall’attuale pandemia. Un evento già calendarizzato, al quale la città di Caltanissetta tiene molto nonostante il grave momento.
Dopo la celebrazione alle 12.00 in punto, Mons. Mario Russotto ha annunciato che il Santo Padre Francesco ha nominato Vescovo di Ragusa Mons. Giuseppe La Placa, finora Vicario Generale della nostra Diocesi. Un grande applauso ha salutato l’annuncio, dato simultaneamente presso la Sala Stampa Vaticana e, ovviamente, a Ragusa, dove il Clero e i rispettivi organismi diocesani sono stati convocati di buon mattino dall’Amministratore Apostolico Mons. Roberto Asta, Vicario Generale della Diocesi Iblea.
In seguito delle improvvise dimissioni per motivi di salute di S.E. Mons. Carmelo Cuttitta, Vescovo Emerito di Ragusa, la sede è rimasta vacante negli ultimi cinque mesi. Mons. Giuseppe La Placa, 58 anni, sacerdote dal 29 giugno 1986, sarà il sesto Vescovo della Diocesi Iblea, la più giovane di Sicilia.
Mons. Mario Russotto ha sottolineato la sua personale stima per Mons. La Placa, riferendosi in modo particolare agli ultimi quindici anni durante i quali il Vescovo eletto di Ragusa gli è stato primo collaboratore. Ricordando l’elezione di S.E. Mons. Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, avvenuta lo scorso fine luglio, ha ringraziato il Signore e il Santo Padre per quest’ultimo dono fatto alla nostra Chiesa locale. Mons. La Placa – compagno di ordinazione sacerdotale di Lomanto – è infatti il secondo Vescovo oriundo dalla nostra Diocesi in meno di un anno.
“Oggi – ha scritto il vescovo Russotto in una lettera alla comunità diocesana – con la nomina di don Pino a Vescovo di Ragusa, egli viene meno alla nostra Diocesi come fedele figlio ed esemplare Sacerdote e a me come prezioso primo collaboratore, ma siamo felici di donarlo come buon Pastore a quella Chiesa di Ragusa che mi è madre e che tanto amo, consegnandolo altresì a me come mio Vescovo! Intrecci e percorsi misteriosi di grazia, noti soltanto all’Altissimo! Questo nobile spirituale pastorale connubio fra le due Chiese sorelle, quella di Caltanissetta e di Ragusa, iniziato con il Venerabile Mons. Jacono, possa essere sempre più forte e foriero di luminose figure di santità, nel presente e nell’avvenire. Don Pino carissimo, grazie davvero dal profondo del cuore! Ora sei Vescovo eletto di una Chiesa bellissima, noi ti accompagneremo con affetto e preghiera perché con te e attraverso te possa diventare ancora più bella! E tu portaci nel cuore e ricordati ogni tanto di tutti noi nella tua preghiera”.
Ore 18:15
Adorazione Eucaristica
Ore 19:00
Solenne Celebrazione Eucaristica
Amore del Cuore di Gesù,
infiamma il mio cuore.
Carità del Cuore di Gesù,
diffonditi nel mio cuore.
Forza del Cuore di Gesù,
sostieni il mio cuore.
Misericordia del Cuore di Gesù,
rendi dolce il mio cuore.
Pazienza del Cuore di Gesù,
non ti stancare del mio cuore.
Regno del Cuore di Gesù,
stabilisciti nel mio cuore.
Sapienza del Cuore di Gesù,
ammaestra il mio cuore.
1-31 MAGGIO
ORE 18:30
RECITA DEL SANTO ROSARIO IN CHIESA
«Il Rosario della Vergine Maria, sviluppatosi gradualmente nel secondo Millennio al soffio dello Spirito di Dio, è preghiera amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero. Nella sua semplicità e profondità, rimane, anche in questo terzo Millennio appena iniziato, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. Essa ben s'inquadra nel cammino spirituale di un cristianesimo che, dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza delle origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a «prendere il largo» (« duc in altum! ») per ridire, anzi 'gridare' Cristo al mondo come Signore e Salvatore, come « la via, la verità e la vita » (Gv 14, 6), come « traguardo della storia umana, il fulcro nel quale convergono gli ideali della storia e della civiltà».
San Giovanni Paolo II