“ERA ORA” – GREST SOCIAL
AL SACRO CUORE
di Salvatore Rumeo
Non pensavamo assolutamente di trascorrere un’estate così surreale, silenziosa e indimenticabile. Il silenzio rumoroso dei nostri cortili e delle nostre piazze…Chi lo avrebbe mai detto o pensato? Siamo stati, infatti, con grande rammarico, orfani dei nostri ragazzi e della loro voglia matta di giocare, di stare insieme al Grest con il sogno di alzare, a conclusione delle attività estive, l’ambito trofeo consegnato alla squadra prima classificata. Non abbiamo visto né corse o giochi di squadra, né gelati o gita al mare, nè canti o classifiche gridate a squarciagola dai soliti animatori imparziali. Come anche alle famiglie è mancato di ritrovarsi la sera in cortile per trascorrere un momento di serenità attorno ad un tavolo gustando una bella pizza…o partecipando al Grest degli adulti.
Solitamente nel periodo estivo molte comunità si trasformano in cantieri aperti di fantasia pastorale e attraverso giochi, cartelloni, pennarelli e gite fuori porta, ragazzi e animatori vivono momenti indimenticabili. Ben radicati nel loro territorio, circoli giovanili, oratori e semplici comunità parrocchiali in Italia hanno operato nell’ambito della vita feriale con grande generosità, spesso con poche risorse materiali, ma con dentro la passione per l’educazione dei ragazzi e dei giovani: una passione infinita. Quest’anno non è stato così.
Nel tempo della pandemia sono cambiate molte abitudini e la ferialità è stata pienamente stravolta: il ritmo della nostra quotidianità è cambiato e i nostri spazi si sono «ristretti». Sono cambiati i mezzi della comunicazione quotidiana e si è aperto un tempo collettivo di insicurezza e grande precarietà. La pandemia ha messo in evidenza la nostra vulnerabilità e le false sicurezze con cui abbiamo cercato di costruire i nostri progetti e le nostre abitudini. Questo periodo ci ha costretto ad imparare il vero significato di alcune parole: assenza, dolore, angoscia, comunione, incontro e abbraccio.
Per questo motivo i giovani del Sacro Cuore, attraverso la pagina facebook della Parrocchia, hanno voluto intrattenere i ragazzi inventando un Grest social.
Preghiera, Momento formativo, Podcast, Mani e fantasia, Cucina, Musica, Teatro e Giochi: queste le rubriche che i nostri giovani hanno preparato con molta passione e presentato con una effervescenza tipica del mondo giovanile. In parrocchia si sono ritrovati con la solita disinvoltura per costruire un’attività del tutto nuova. E alcune stanze si sono trasformate in veri e propri set televesivi.
I numeri dicono che le persone raggiunte per ogni video oscillavano tra le 1500 e 2000 unità raggiungendo centinaia di commenti e “mi piace”. Naturalmente, quelli dei ragazzi, i commenti più graditi e originali. Sono stati molti i genitori, inoltre, che hanno ringraziato gli animatori per questo nuovo format di intrattenimento che, con professionalità e colore, ha saputo rendere meno noiosa l’estate dei ragazzi.
È stata un’esperienza capace di incontro e di normalità, che ha saputo riprodurre le medesime dinamiche che i nostri bambini e ragazzi incontrano nel loro vissuto quotidiano. I giovani sono rimasti entusiasti del lavoro svolto e soprattutto per aver dedicato il loro tempo ai più piccoli con gioia e allegria e, nello stesso tempo, crescere come gruppo.
Le attività estive delle parrocchie sono sulle spalle di giovani che riescono a dividere tempo ed energie tra esami di maturità o impegni universitari. Questo è il bello delle nostre attività a favore dei ragazzi. Oggi, infatti, c’è ancora qualcuno che è disposto a spendersi gratuitamente per gli altri mettendoci dentro il cuore.
Ora bisogna ripartire con coraggio e molta prudenza. La speranza è che si ritorni in cortile per riprendere a correre, giocare, cantare…per far vincere la vita tornando a indossare la t-shirt o la classica magliettina colorata piena degli autografi degli animatori più simpatici.