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5° Convegno Ecclesiale Nazionale In evidenza

Una Chiesa in cammino riesce, scommettendo su nuove strade, a guardare oltre e progettare il proprio futuro senza tentennamenti. La Chiesa radunata nella splendida Firenze, culla dell’umanesimo e del Rinascimento, ha ascoltato e parlato, raccomandato a se stessa di camminare per le strade accidentate del nostro tempo, di «farsi compagna di viaggio» di chi ha smarrito la via, di non essere «timida» ma fiduciosa e aperta alle sfide del presente, mai timorosa di perdere qualcosa. Proporre l'umanesimo cristiano è operazione molto complessa, ma nessuno può negare che questa nostra umanità ispirata e vissuta col vangelo sia una umanità vera, degna di rispetto e contributo essenziale a tutta l’umanità che vive sulla terra, e fiaccola che si accompagna al suo cammino nei secoli.

La visione dell'uomo ispirata al vangelo, non nasce oggi; è illustrata e ben definita nella Gaudium et spes; fa riferimento assoluto all’uomo Gesù, Figlio di Dio, morto e risorto per noi. Ha una sua precisa identità, una dimensione sociale, ha una storia con un inizio e una fine, trasfigurata dal mistero pasquale. Allora possiamo concretamente confrontarci con tutte le teorie di oggi non soltanto e soprattutto opponendoci, ma portando ragioni antropologiche valide sia sulla teoria del genere, sia nella grande fatica del dare a ogni uomo un lavoro, sia nelle grandi trasmigrazioni di popoli. Fatti molto concreti che tolgono ogni velleità di astrazione, ma che esigono fondamenti di pensiero non improvvisati. Alla domanda: come si costruisce questo nuovo umanesimo, si risponde che non si può costruire se non fissiamo lo sguardo su Gesù; a Lui ci accostiamo mettendo in luce le radici da cui veniamo, il patrimonio dello stesso paesaggio naturalistico e delle opere d'arte che fanno dell’Italia ancora il Bel Paese.

Come Francesco, la Chiesa da Firenze, «dai tavoli di Firenze», ci ha detto che è tempo di «uscire». Seguendo l’esempio del Successore di Pietro, la Chiesa italiana chiede di seminare speranza nelle nostre città, di piantare tende nelle nostre parrocchie per accogliere chi è stato ferito dalla vita e non spera più in nulla. Di non aver paura del dialogo con il mondo, con i vari ambienti, e di farne metodo di vita sempre e comunque.

La Chiesa da Firenze invita ad essere cittadini maturi e partecipi della «vita della polis». Costruttori di una società che non volta lo sguardo davanti ai poveri e sa abitare le  periferie del corpo e dell'anima.

Uscire, annunciare, abitare, educare e trasfigurare per rispondere alla fame dell’uomo, al suo bisogno di cibo materiale e spirituale; per riaffermare la dignità e la grandezza di ogni persona e costruire una società più giusta. Come Tommaso d’Aquino ha indicato «cinque vie» per provare l’esistenza di Dio, così la Chiesa Italiana indica «cinque vie» per annunciare un nuovo umanesimo illuminato dalla grazia del Vangelo.

Un compito e una sfida per tutte le comunità cristiane. Declinare le «cinque vie» individuate nel cammino di preparazione al Convegno ecclesiale di Firenze come «strade per tradurre» le indicazioni «in percorsi»: il primato della relazione, il recupero del ruolo fondamentale della coscienza e dell’interiorità nella costruzione dell’identità della persona, la necessità di ripensare i percorsi pedagogici e la stessa formazione degli adulti sono priorità ineludibili nell’orizzonte dell’educare.

«Andate incontro a chiunque chieda ragione della speranza che è in voi: accoglietene la cultura, porgetegli con rispetto la memoria della fede e la compagnia della Chiesa, quindi i segni della fraternità, della gratitudine e della solidarietà». Questo il mandato che il Papa affida alla Chiesa italiana. A partire dall’Evangelii gaudium di Francesco, ogni tentativo di riforma, per essere efficace, non potrà riguardare soltanto né primariamente le strutture, essendo piuttosto necessario seguire una terapia che arrivi a lavorare in profondità, sugli atteggiamenti interiori.

Come sulle antiche vie i pellegrini si mettevano in cammino per raggiungere i grandi santuari, luogo dello spirito e della purificazione interiore ora la Chiesa deve percorrere queste nuove e antiche «vie» per raggiungere ogni uomo e annunciare il vangelo della misericordia. L’esperienza di una comunità che si riunisce e si confronta su questioni importanti condivise, rappresenta l’occasione di vivere un evento di sinodalità.

Sito web ufficiale: www.firenze2015.it

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