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Santa Messa e Te Deum di ringraziamento In evidenza

31 DICEMBRE ORE 18:00

Santa Messa e Te Deum di ringraziamento

Noi ti lodiamo, Dio * 
ti proclamiamo  Signore.
O eterno Padre, * 
tutta la terra ti adora.
 
A te cantano gli angeli * 
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo * 
il Signore Dio dell'universo.
 
I cieli e la terra * 
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli * 
e la candida schiera dei martiri;
 
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
 
O Cristo, re della gloria, * 
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre * 
per la salvezza dell'uomo.
 
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
 
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
 
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
 
Degnati oggi, Signore, * 
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: * 
in te abbiamo sperato.
 
Pietà di noi, Signore, * 
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, * 
non saremo confusi in eterno.

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Don Vincenzo Scuderi missionario di fuoco In evidenza

DON VINCENZO SCUDERI

MISSIONARIO DI FUOCO

1982 - 22 NOVEMBRE - 2022

Vincenzo Scuderi nacque a Ramacca, in provincia di Catania, il 30 maggio 1902, primogenito di Gaetano, possidente, e Carmela Calcaterra di Palagonia, di famiglia benestante. Crebbe in una famiglia dai principi religiosi; dopo la licenza elementare incontrò Don Giacomo Branciforti, che lo seguì nella preparazione agli studi ginnasiali: fu così che entrò nell’istituto salesiano San Filippo Neri di Catania. Il 5 dicembre 1917 entrò nell’Istituto San Gregorio in provincia di Catania per iniziare il suo anno di noviziato nella Famiglia Salesiana; qui ebbe due importanti figure che lo aiutarono negli anni di formazione: Don Luigi Terrone e Don Domenico Ercolini. Il 20 settembre 1918 emise la prima professione religiosa; l’11 maggio 1921 raggiunge l’Oratorio San Luigi di Messina e, nel 1924, emise la professione perpetua. Fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1926 e fu assegnato alla casa di San Gregorio: contribuì a fare di questo oratorio un centro di interesse per la cittadina, ma il suo desiderio era quello di andare in missione. E così il 12 ottobre 1928, dopo aver trascorso qualche giorno a Valdocco, parte per l’India: qui nel 1934 venne nominato Ispettore e, successivamente, Amministratore Apostolico della Diocesi di Krishnagar, fino al 1939. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale venne fatto prigioniero dai soldati inglesi (all’epoca l’India era ancora parte dell’Impero Britannico; l’Italia aveva dichiarato guerra alla Gran Bretagna a fianco della Germania) fino al 1946, per sei anni. Rientrato in Italia nel 1952, nel 1953 assunse la guida del nascente Oratorio Sacro Cuore di Caltanissetta per nove anni, sino al 1962, quando venne trasferito a Gela e, successivamente, a Riesi. Nel 1977 fece ritorno a San Gregorio; qui morì il 22 novembre 1982. Le sue spoglie riposano a San Gregorio.

Per approfondire la figura di Padre Vincenzo Scuderi cfr. Scuderi V. – Alessi A. M., Missionario di fuoco. Mons Vincenzo Scuderi salesiano, Editrice Elle Di Ci, Leumann – Torino, 1985.

Giulia Bonelli

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Il Catechista testimone della fede In evidenza

Il Catechista testimone della fede

Laboratorio Diocesano

per la formazione dei catechisti

 

 SEDI DELLA FORMAZIONE 

Caltanissetta 1 (Chiesa Sacro Cuore)

Sacro Cuore - Santo Spirito - S. Barbara

S. Biagio - S. Pietro - Cattedrale

SS. Crocifisso (Borgo Petilia) - S. Croce

S. Domenico - S. Agata - S. Lucia - S. Flavia

 

Caltanissetta 2 (Chiesa San Pio X)

S. Pio X - S. Giuseppe - S. Luca - S. Paolo

S. Michele - S. Marco - Regina Pacis

S. Rosalia (Niscima) - Cuore di Gesù (Cozzo di Naro)

 

San Cataldo (Santa Maria di Nazareth)

San Cataldo - Sommatino - Delia

Montedoro - Serradifalco

 

Mussomeli (Chiesa San Francesco)

Mussomeli - Sutera - Campofranco

Acquaviva Platani - Milena - Villalba

Bompensiere - Vallelunga

 

Santa Caterina Villarmosa (Chiesa Madre)

Santa Caterina Villarmosa - Calascibetta

Resuttano - Marianopoli

 

CALENDARIO 

9 novembre - 6 dicembre - 11 gennaio

8 febbraio - 8 marzo - 17 maggio

 

Gli incontri si terranno alle ore 19:00

 

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La Chiesa del Concilio. Attualità di un sogno In evidenza

Cantiere Sinodale

La Chiesa del Concilio. Attualità di un sogno

(segue Adorazione Eucaristica)

Martedì 11 ottobre - ore 18:30

«La Chiesa del Concilio, sì, si è assai occupata, oltre che di se stessa e del rapporto che a Dio la unisce, dell’uomo, dell’uomo quale oggi in realtà si presenta: l’uomo vivo, l’uomo tutto occupato di sé, l’uomo che si fa soltanto centro d’ogni interesse, ma osa dirsi principio e ragione d’ogni realtà. Tutto l’uomo fenomenico, cioè rivestito degli abiti delle sue innumerevoli apparenze; si è quasi drizzato davanti al consesso dei Padri conciliari, essi pure uomini, tutti Pastori e fratelli, attenti perciò e amorosi: l’uomo tragico dei suoi propri drammi, l’uomo superuomo di ieri e di oggi e perciò sempre fragile e falso, egoista e feroce; poi l’uomo infelice di sé, che ride e che piange; l’uomo versatile pronto a recitare qualsiasi parte, e l’uomo rigido cultore della sola realtà scientifica, e l’uomo com’è, che pensa, che ama, che lavora, che sempre attende qualcosa il «filius accrescens» (Gen. 49, 22); e l’uomo sacro per l’innocenza della sua infanzia, per il mistero della sua povertà, per la pietà del suo dolore; l’uomo individualista e l’uomo sociale; l’uomo «laudator temporis acti» e l’uomo sognatore dell’avvenire; l’uomo peccatore e l’uomo santo; e così via. L’umanesimo laico profano alla fine è apparso nella terribile statura ed ha, in un certo senso, sfidato il Concilio. La religione del Dio che si è fatto Uomo s’è incontrata con la religione (perché tale è) dell’uomo che si fa Dio. Che cosa è avvenuto? uno scontro, una lotta, un anatema? poteva essere; ma non è avvenuto. L’antica storia del Samaritano è stata il paradigma della spiritualità del Concilio. Una simpatia immensa lo ha tutto pervaso. La scoperta dei bisogni umani (e tanto maggiori sono, quanto più grande si fa il figlio della terra) ha assorbito l’attenzione del nostro Sinodo. Dategli merito di questo almeno, voi umanisti moderni, rinunciatari alla trascendenza delle cose supreme, e riconoscerete il nostro nuovo umanesimo: anche noi, noi più di tutti, siamo i cultori dell’uomo».

San Paolo VI

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