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«Senza fare rumore…»

Discorso del Parroco, Don Salvatore Rumeo

Siamo lieti della presenza del nostro Vescovo Mario, che oggi dedica questo spazio ai giovani e benedirà l’opera di Lillo Giuliana: il nostro Pastore ritornerà il 31 alle 18 per la Solenne Celebrazione Eucaristica. Un caro saluto autorità presenti.

Tutti da piccoli abbiamo preso a calci un pallone, abbiamo esultato per un goal, per un tuffo alla Dino Zoff o per aver difeso l’area di rigore alla Gentile…ma ci agitavamo quando qualcuno urlava al cielo: «Chi segna l’ultimo goal vince». Beata spensieratezza!

Oggi siamo qui a raccontare la cronaca di una partita che ha visto anche in campo la nostra comunità parrocchiale: abbiamo saputo difendere, costruire il gioco e attaccare andando sotto porta per un goal o sistemare la barriera per un calcio piazzato degli avversari.

Considerata la presenza di tanti, e soprattutto dei nostri ragazzi, direi proprio…un bel goal. La cronaca della partita dice che, nonostante il continuo dialogo con le varie amministrazioni che si sono succedute sia stato infruttuoso, siamo riusciti a donare uno spazio alla collettività, spazio da sempre di proprietà della parrocchia e mai ceduto, che non solo riqualifica Via Messina, ma ci invita a riflettere sul protagonismo dei giovani e sul loro ruolo nella nostra società.

Stare dalla parte dei ragazzi e dei giovani e condividere pienamente i loro sogni e i loro progetti di vita, ora avvincenti e malinconici perché forse irrealizzabili. Questa è stata da sempre la vocazione della comunità parrocchiale del Sacro Cuore: essere uno spazio di proposte e di dialogo con la cultura giovanile, per ascoltarne fermenti e contraddizioni ed esserne, al contempo, una proposta e una risposta.

La Chiesa ci insegna che nella locanda dell’Oratorio c’è spazio per tutti, perché luogo di ristoro e riposo. Prendersi cura amorevolmente. Così è dell’educatore, dell’animatore che sente la passione per le nuove generazioni.

Oggi Casa Wojtyla è un laboratorio che offre un ambiente educativo attento alla crescita dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani. Offre:

  • percorsi di educazione alla fede
  • occasioni d’appartenenza ad una comunità
  • la possibilità di essere protagonisti attraverso la musica, la danza e il teatro
  • esperienze d’incontro e fraternità
  • il sentirsi parte viva della Chiesa

«Senza fare rumore…», titolo dell’opera di Lillo Giuliana, come azione educativa di chi accompagna i giovani a vivere una vita piena e a incamminarsi sui sentieri della fede in Cristo. La sorgente di ogni carisma, di ogni movimento pastorale, di ogni azione a favore delle nuove generazioni: il Sacro Cuore di Cristo!

Lo abbiamo pensato e voluto al centro della nostra «piazzetta», riqualificata dopo tante tensioni e preoccupazioni, vicissitudini varie e carte bollate, con un’opera dell’artista nisseno Lillo Giuliana, donata dal Lions club di Caltanissetta e collocata in uno spazio che la nostra comunità, in comunione con il nostro vescovo Mario, dedica

AI GIOVANI DI IERI OGGI E DOMANI!

Nella sagoma sacerdotale realizzata da Giuliana il volto è anonimo, non definito quasi a indicare tutti quelli che, nella Chiesa, hanno offerto la loro vita ai giovani senza risparmiarsi, senza calcoli o riserve. Ieri oggi e domani: Don Bosco, Giovanni Paolo II, Francesco… e tanti altri educatori, laici o chierici che hanno faticato con tanta passione per accompagnare i giovani al Cuore del Vangelo!

La lezione dei piccoli: il ragazzo intento a calciare la palla indica con la mano sinistra alzata che tutto ha origine nel Cuore mite e docile di Gesù, fonte di gioia e allegria.

Mi preme in questa circostanza a nome personale e a nome del Consiglio Pastorale parrocchiale ringraziare molti compagni di viaggio che sono a conoscenza di tutte le traversie legate a questo posto.

Il Vescovo Mons. Mario Russotto per la sua sollecitudine di pastore, per il sostegno e l’incoraggiamento e per aver contribuito notevolmente nell’affrontare le spese per la demolizione del fabbricato.

Gli avvocati Giuseppe e Francesco Panepinto per la disponibilità, la professionalità e per avermi sorretto nelle battaglie legali giungendo ad un esito positivo dell’intera vicenda.

L’architetto Giuseppe Di Vita: le mie sono state anche le sue apprensioni e viceversa. Nel confronto con la Pubblica amministrazione ha sempre fatto valere la sua competenza e l’amore per la parrocchia e la Diocesi.  

La Comunità parrocchiale, informata sempre di tutto, ha condiviso le mie preoccupazioni partecipando generosamente non solo alle spese della demolizione ma alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’intera struttura.

L’Ingegnere Vittorio Randazzo. Nella fase di demolizione e progettazione ha lavorato senza risparmiarsi.

L’Ufficio Tecnico del Comune di Caltanissetta nella persona dell’Ingegnere Giuseppe Tomasella. Appena insediatosi, si è mostrato favorevole ed entusiasta per la realizzazione di questo Progetto.

La soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta nella persona della dirigente l’architetto Daniela Vullo.

Lillo Giuliana: nella semplicità del linguaggio artistico scultoreo ha realizzato un’opera che declina, nella linearità delle forme, la bellezza dell’educazione cristiana.

Il Lions Club di Caltanissetta per aver finanziato l’opera di Giuliana: soprattutto i Dottori Rino Janni, Marco Maira e Alfonso La Loggia. Encomiabili.

Le Ditte: Fratelli Truscelli e Falzone Marmi per la professionalità e lo spirito di amicizia con cui si sono spesi nell’esecuzione dei lavori.

Infine un grande grazie ai collaboratori che vigilano con il loro amore e la loro passione per la manutenzione di questo giardino e dell’intera struttura del Sacro Cuore: Michele Bonelli, Antonio Giudice, Michele Gattuso, Claudio Natale, Luigi Cupello, Giuseppe Arcarisi, Enzo Mascarella, Alberto Virzì, Giulia Bonelli, Cesare D’Agostino, Santino Romano, Salvo Martorana, Michele Giambra, Sergio Taibi, Arcangelo Parrinello e il compianto Franco Travaglianti.

«Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto. Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.

L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l'anfora nuova non perdeva l'occasione di far notare la sua perfezione: "Non perdo neanche una stilla d'acqua, io!".

Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone: "Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite".

Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora screpolata e le disse: "Guarda il bordo della strada". "E' bellissimo, pieno di fiori". "Solo grazie a te", disse il padrone. "Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno...".

Siamo qui a celebrare il trionfo della Giovinezza di Dio. Questi bambini e ragazzi oggi ci dicono che il giardino di Dio è ricco di fiori meravigliosi, che la Chiesa ha bisogno dei giovani e i giovani hanno bisogno della Chiesa. Ma Dio ha bisogno soprattutto di tante anfore screpolate…! Grazie a tutti!

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