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«Scriviamo a tutti voi...nel Signore»

In questo tempo di grazia che il Signore ci concede di vivere con la celebrazione del Sinodo, lo sguardo rivolgiamo a tutti voi e preghiamo il Signore Gesù perché, nella forza dello Spirito Santo, il nostro «camminare insieme» sia espressione del dono gratuito della comunione che viene dall’Alto.

Scriviamo a voi bambini perché siete la speranza del mondo e nei vostri occhi risplende la Luce del Bambino di Betlemme. Nei vostri sogni scorgiamo il volto di una Chiesa che accoglie e vive la gioia del Vangelo in semplicità di vita.

Scriviamo a voi ragazzi, giovanissimi e giovani perchè «siete forti e con la forza della Parola di Dio avete vinto il maligno». Scriviamo a voi, speranza della Chiesa, perché sulla vostra strada, come i viandanti di Emmaus, siete sempre in ascolto del Maestro Divino, discreto e amorevole compagno di viaggio.

Scriviamo a voi fidanzati che vi preparate a celebrare il «grande mistero» dell’alleanza nuziale. Come a Cana di Galilea apritevi alla grazia del «vino nuovo» per creare comunità che siano liete nella fraternità e ricche di vera umanità.

Scriviamo a voi catechisti che accompagnate alla fede i nostri ragazzi, giovani e famiglie. Come «artigiani di comunità» sappiate annunciare il vangelo con creatività e passione. Siate la lettera vivente di Cristo! Spendetevi per la causa del Regno senza riserve e con tanto amore.

Scriviamo a voi genitori dei ragazzi del catechismo che con molta pazienza accompagnate i vostri figli ai piedi della Parola. Siate veri testimoni con la parola e con l’esempio.

Scriviamo a voi famiglie che «conoscete colui che esiste dal principio». Come la Santa Famiglia di Nazareth sappiate contemplare la vita nella bellezza e nell’armonia e saper contagiare di vangelo vivo le famiglie che incontrerete sul vostro cammino.

Scriviamo a voi che partecipate ai Cenacoli del Vangelo e come i discepoli sulla montagna sappiate accogliere le Beatitudini come bussola nel vostro cammino di fede.

Scriviamo a voi lontani e a chi si sente solo, creduti da molti fedeli distanti da Dio, invece siete nel Suo Cuore materno. Come Zaccheo il Signore vi conceda la grazia di «salire sul sicomoro» e potere contemplare il Suo Volto e fare festa con Lui.

Scriviamo a voi ammalati nel corpo e nello spirito «carne ferita di Cristo» che rendete bella e preziosa la nostra Chiesa. Sull’altare della sofferenza sappiate offrire la vostra preghiera e la lode per la salvezza delle anime.

Scriviamo a voi ministri della consolazione che portate Gesù Eucarestia laddove regna la sofferenza e il dolore. Come il Buon Samaritano sappiate «sospendere il vostro viaggio» per essere discepoli della Carità.

Scriviamo a voi collaboratori che condividete con noi il calore e la passione del Cenacolo di Gerusalemme. Sappiate coltivare il sogno della comunione e della missione.

Il Comitato organizzatore del Sinodo parrocchiale

 

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Santa Messa e Te Deum di ringraziamento

Noi ti lodiamo, Dio * 
ti proclamiamo  Signore.
O eterno Padre, * 
tutta la terra ti adora.
 
A te cantano gli angeli * 
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo * 
il Signore Dio dell'universo.
 
I cieli e la terra * 
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli * 
e la candida schiera dei martiri;
 
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
 
O Cristo, re della gloria, * 
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre * 
per la salvezza dell'uomo.
 
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
 
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
 
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
 
Degnati oggi, Signore, * 
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: * 
in te abbiamo sperato.
 
Pietà di noi, Signore, * 
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, * 
non saremo confusi in eterno.

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Benedizione dei Bambinelli

BENEDIZIONE DEI BAMBINELLI

Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Mentre contempliamo la scena del Natale siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui. Con questa Lettera vorrei sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze… È davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza. Si im- para da bambini: quando papà e mamma, insieme ai nonni, trasmettono questa gioiosa abitudine, che racchiude in sé una ricca spiritualità popolare. Mi auguro che questa pratica non venga mai meno; anzi, spero che, là dove fosse caduta in disuso, possa essere riscoperta e rivitalizzata. (Dalla Lettera apostolica Admirabile Signum n. 1).

PREGHIERA DI BENEDIZIONE DEI BAMBINELLI

Noi ti diciamo grazie, Signore Gesù, che ti sei fatto piccolo come noi: nella tua nascita a Betlemme hai rivelato la dignità dei piccoli e poi hai detto che il Regno dei Cieli è aperto a chi è semplice e buono come un bambino. Signore Gesù, custodisci la loro innocenza e apri i loro cuori all’annunzio della vera gioia; a tutti noi dona occhi puri per riconoscerTi presente nella nostra vita. Ti preghiamo, perché con la tua benedizione queste statuine di Gesù bambino, che sta per venire tra noi, siano, nelle nostre case, segno della Tua presenza e del Tuo amore. Benedici e proteggi le nostre famiglie e la nostra comunità parrocchiale: tieni tutti e sempre vicini a Te, con Maria e Giuseppe, nella semplicità ed unità della Famiglia; fa’ che non manchino mai il pane e la pace a tutti i bambini del mondo. Il tuo Spirito aiuti questi bambini a crescere in sapienza e grazia, perché possano sempre piacere al Padre Tuo e nostro che è nei cieli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

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8 dicembre: «Cerchio Mariano»

Mercoledì 8 dicembre

ore 11:30

«Cerchio mariano»

Il Cerchio Mariano è una rievocazione storica che tutti gli Oratori sparsi per il mondo celebrano per ricordare quell’8 dicembre del 1841 quando don Bosco, nella sacrestia della chiesa di San Francesco d’Assisi, incontrò Bartolomeo Garelli, uno dei tanti ragazzi sbandati nella Torino di allora. Il sacrestano stava cacciando Bartolomeo, quando don Bosco intervenne difendendo il ragazzo e dicendo che era un suo amico. A fine messa, don Bosco, dopo un’amichevole conversazione, gli fece un po’ di catechismo. Dicono le Memorie Biografiche: “Prima di incominciare don Bosco recitò un’Ave Maria perché la Madonna gli facesse la grazia di poter salvare quell’anima. Quell’Ave fervorosa fu feconda di grandi cose”. Tutti gli anni a mezzogiorno dell’8 dicembre, negli Oratori Salesiani ci si raduna in “cerchio” e si ricorda quel lontano giorno “seme” fecondo dell’Opera di don Bosco.

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