L’alcol dei millennials: bevono meno ma prima
In terza media tre quarti degli adolescenti hanno già «provato» almeno una bevanda alcolica, ma il 52% non ne beve mai e il 39% solo occasionalmente. Si sapeva già che il «battesimo» dell’alcol in Italia fosse precoce (meno peraltro della media europea), eppure la terza indagine nazionale presentata ieri a Trento dall’Osservatorio permanente su Giovani e alcol e dalla Società italiana di Medici dell’adolescenza svela due tendenze in chiaroscuro: una lenta riduzione dei consumi negli adolescenti (13-14 anni) e una crescente sottovalutazione del rischio; e nella valutazione di questo bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno gioca molto il ruolo dell’ambiente familiare, decisivo anche nell’orientare che cosa, quando e quanto bere. I questionari raccolti tra 1.981 ragazzi sono stati raffrontati dal sociologo Carlo Buzzi, curatore della ricerca per il Dipartimento di Sociologia dell’università di Trento, con due simili indagini del 2012 e del 2015: aumentano i non bevitori e cala la percentuale degli abituali (il 15% beve una volta in settimana).