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«Il cuore del sacerdote? Per Dio e per gli altri» In evidenza

In seimila tra preti, diaconi e seminaristi «accanto» a papa Francesco. È stata un'icona di comunione quella che ieri, solennità del Sacro Cuore di Gesù, si è vista in piazza San Pietro per la Messa presieduta da Bergoglio a conclusione del Giubileo dei sacerdoti e dei seminaristi. Presbiteri e futuri preti giunti da ogni parte del pianeta: dalle grandi parrocchie di città fino ai luoghi più lontani e sperduti dove si vivono da vicino situazioni drammatiche di disagio e di ingiustizia. A loro - e a tutti i sacerdoti del mondo - Francesco ha chiesto di avere un cuore che «conosce solo due direzioni: il Signore e la gente».

Francesco rivolgendosi ai sacerdoti affermava: «Davanti al cuore di Gesù nasce l’interrogativo fondamentale della nostra vita sacerdotale: dove è orientato il mio cuore? Questa la domanda che dobbiamo farci tante volte, ogni giorno ogni settimana». La giornata del prete è scandita da tanti impegni, dalla catechesi alla liturgia, alla carità. «In mezzo a tante attività permane la domanda: dove è fisso il mio cuore, che tesoro cerca? Gesù ha due tesori soltanto: il Padre e noi».

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